• Sito internet: come scegliere il nome dominio?  
  • Conflitto tra nome dominio e marchio registrato  

 

Avere un  sito internet  è oggi fondamentale per qualsiasi tipologia di attività: una buona visibilità online permette di ampliare il proprio bacino di utenti e aumentare le possibilità di contatto con i clienti. E’ utile quindi conoscere le best practice e i vari  aspetti giuridici  collegati per procedere in modo corretto ed evitare spiacevoli sorprese.  

 

Innanzitutto, va dedicato del tempo alla scelta del  nome  dominio, cioè all’indirizzo web: una parte integrante del patrimonio dei diritti immateriali di un’impresa e uno degli elementi fondamentali per riuscire a fare emergere la strategia di marketing. Ma come si deve procedere? Quali parole possono essere inserite in un dominio? Il nome deve essere lungo o corto? Possono essere utilizzati caratteri speciali? Cosa succede se il dominio si riferisce ad un marchio registrato da terzi?   

 

Inoltre, chi possiede un sito web deve rispettare specifici  obblighi di tipo informativo  inerenti al trattamento dei dati personali degli utenti, secondo quanto previsto dalla  GDPR (“General data protection regulation”, Reg. UE 2016/679).   

 

Nelle prossime righe faremo chiarezza in merito, evidenziando gli aspetti più importanti da tenere in considerazione prima di mettere online un nuovo sito web, o per aggiornarne uno già esistente.  

 

Sito internet: come scegliere il nome di dominio?  

Il nome di dominio  identifica in modo univoco il sito internet, non è soltanto l’indirizzo effettivo da digitare nel browser per accedere ai contenuti, ma parte integrante degli asset immateriali di un’azienda.   

 

Molte realtà sono riuscite a creare dei marchi di successo partendo proprio da un nome dominio divenuto prezioso nel tempo, ad esempio “fly.com” è stato venduto per 1,7 milioni di dollari nel 2009.   

 

Un nome efficace consente al sito web di posizionarsi più facilmente sui motori di ricerca e favorisce il passaparola, se è facile da ricordare.  

 

Da un punto di vista normativo il nome dominio rientra tra i cosiddetti  diritti di Proprietà Intellettuale (vedi articolo su proprietà industriale), come  segno  distintivo  essendo in grado di differenziare un’azienda da un’altra  (come avviene con i marchi aziendali).  

 

Si tratta, perciò, di un elemento molto importante che deve essere scelto con cura, tenendo in considerazione gli obiettivi strategici che si intendono raggiungere.   

 

In modo particolare, bisogna fare attenzione ai seguenti aspetti:  

 

  • Il nome di dominio dovrebbe corrispondere al nome dell’azienda, per evitare di creare confusione negli utenti e per facilitare la ricerca. Ma non solo, c’è il rischio che un concorrente possa acquistare il dominio con il vostro nome commerciale, se lasciato libero.   
  • Se il nome desiderato non risulta disponibile, è consigliabile provare ad acquistarlo direttamente dall’attuale proprietario, soprattutto per le aziende che sono sul mercato da diverso tempo, quindi con un naming già conosciuto. Attraverso il servizio “whois”, infatti, è possibile capire a chi appartiene un dato dominio ed individuare i contatti;  
  • Per una questione di “brand awareness” il nome aziendale e il nome di dominio dovrebbero  essere facili da ricordare;  
  • È possibile utilizzare fino a 67 caratteri, ma è più efficace un nome lungo o corto? Nel settore del digital marketing si discute molto in merito a questo aspetto, di sicuro una versione corta è più facile da ricordare, ma alcuni sostengono che un nome più lungo e specifico possa aiutare il posizionamento sui motori di ricerca. Devono essere analizzati nel dettaglio gli obiettivi strategici che si intendono raggiungere per capire la strada più corretta da percorrere;  
  • Si possono usare i  trattini? Sì, è possibile, ma si devono tenere in considerazione pro e contro. La separazione netta delle parole con un trattino aiuta il motore di ricerca a comprendere più facilmente l’argomento del sito internet, ma solitamente le persone sono abituate a digitare gli indirizzi web senza trattini, ed è probabile che si dimentichino di inserirlo, finendo magari a visitare il sito di un concorrente;  
  • Se non sono disponibili le  estensioni .com o .it, conviene scegliere le altre disponibili, magari .net, .org, ecc? Dipende dalla tipologia di sito web, ma in genere l’utente le considera meno importanti e di minor valore rispetto alle classiche .com e .it.  

 

Conflitto tra nome dominio e marchio registrato  

Sono piuttosto frequenti i casi di  conflitto tra titolari di domini internet e titolari di marchi registrati che fanno riferimento allo stesso nome. Cosa succede in queste situazioni?  

Da un punto di vista giuridico è difficile definire in modo preciso ciò che avviene nel web, essendo una materia nuova e non ancora regolata da norme specifiche, ad ogni modo si è formato un orientamento che attribuisce un peso maggiore ai marchi rispetto ai nomi dominio.   

In sostanza, quando un soggetto intende registrare un nuovo nome dominio, l’unico ostacolo è rappresentato dalla non disponibilità dello stesso, in quanto già acquistato da altri. Il Registro non è in grado di verificare se il nome è identico ad un marchio.  

Ma quando c’è effettivamente il rischio di perdere il nome dominio acquistato?  

Per stabilire se le pretese del titolare del marchio registrato sono fondate è necessario  valutare se i prodotti o i servizi offerti appartengono alla stessa categoria, ovvero se sono simili e confondibili tra loro. Se si tratta di settori completamente diversi, tendenzialmente non si rischia nulla.