Il crowdfunding (nelle sue varie forme: vedi https://www.prolaw.it/2020/12/30/crowfunding-uno-strumento-di-finanziamento-innovativo/ ) è uno strumento sempre più diffuso per la raccolta di capitali, che possono essere destinati sia allo sviluppo di un progetto di impresa (attraverso il c.d. equity crowdfunding) sia alla realizzazione di una specifica iniziativa: un evento, la produzione di un disco, etc (attraverso il crowdfunding: donation o reward based). 

L’equity crowfunding (ne abbiamo parlato approfonditamente qui: https://www.prolaw.it/2021/06/01/equity-crowdfunding-cose-e-quali-sono-i-vantaggi/ ) viene ora utilizzato anche nel settore immobiliare, che si rinnova: sia per quanto concerne la raccolta dei capitali necessari per la realizzazione dell’operazione, sia per quanto riguarda la tipologia di progetti di riqualificazione. 

I progetti immobiliari diventano sempre più sostenibili e green 

Sempre maggiore è l’interesse verso la componente sociale e l’approccio green, ovvero soluzioni e progetti immobiliari che tutelano l’ambiente e l’utilizzo delle risorse. In questo senso un esempio di progetto green, finanziato attraverso l’equity crowdfunding, è quello di  Mamacrowd (per saperne di più del progetto: https://mamacrowd.com/project/g311 ).  

Anche i progetti di riqualificazione urbana tengono conto dell’impatto sociale, sia a livello immobiliare sia a livello energetico. Per raggiungere tali obiettivi, coinvolgendo anche la comunità cui tali operazioni si riferiscono, si fa ora ricorso anche alla c.d. crowd economy, l’economia della folla, che rappresenta un fenomeno di nuova economia e di marketing. Attraverso la partecipazione collettiva è possibile raccogliere capitali per la realizzazione dei progetti. Tale raccolta, inoltre, avviene con l’utilizzo delle piattaforme web. 

Cresce l’offerta ma anche la domanda, complice il fatto che, a differenza di altri ambiti come quello tecnologico, l’investimento nell’ambito immobiliare è più facile da comprendere anche per il “comune cittadino” e, frazionando in piccole quote l’investimento stesso, il rischio per ognuno è più basso. 

Il real estate si rinnova grazie al crowdfunding 

In sintesi il crowdfunding immobiliare è un crowdfunding applicato all’investimento immobiliare.  

La parte tecnica (la ristrutturazione/costruzione dell’immobil e la vendita sul mercato) è rimessa sempre al promotore (soggetto o società immobiliare); mentre la raccolta dei finanziamenti necessari per realizzare il progetto si traduce in una proposta di investimento rivolta ad un gruppo di individui, in maniera indistinta e senza intermediazioni, attraverso la piattaforma di crowdfunding. 

Si possono individuare due categorie di crowdfunding: 

  • il lending crowdfunding: in sostanza un prestito (erogato da chi finanzia il progetto e sottoscrive la campagna sulla piattaforma), che viene restituito maggiorato dagli interessi; 
  • l’equity crowdfunding: il finanziatore, a fronte della somma erogata, riceve una quota di capitale della società che sviluppa il progetto.   

In ambito immobiliare, il progetto consiste nell’acquisto di un’abitazione. Il futuro compratore, anziché rivolgersi a una banca per ottenere un mutuo, attiva una campagna di raccolta fondi e successivamente, a chi presta il denaro, restituisce la stessa somma arricchita da un interesse. 

Se si vuole avviare una campagna di crowdfunding immobiliare è necessario scegliere con cura la piattaforma che permetterà di mettere in contatto la domanda con l’offerta.  

I rischi relativi a questa scelta non sono di carattere finanziario ma sono relativi al fallimento della campagna di raccolta fondi.  

l crowdfunding immobiliare presenta diversi vantaggi: 

  • la possibilità di finanziarsi senza vincolarsi alle esigenze di una banca, e senza sottostare alle condizioni del mutuo; 
  • i margini di discrezione più o meno ampi, sia nella forma con cui si presenta il progetto, sia nelle dinamiche che regolano il rapporto tra finanziato e finanziatore. 

 

Crowd economy: i nuovi progetti di riqualificazione urbana 

La Crowd Economy è un fenomeno ormai non più nuovo, sempre più diffuso, che – attraverse varie forme – cerca di semplificare la complessità delle interazioni tra una comunità di persona (crowd: folla) e i promotori di un’iniziativa/progetto (immobiliare in questo caso) che si rivolge a quella comunità: perseguendo uno scopo comune, favorendo la partecipazione dei soggetti interessati e condividendo rischi e benefici economici del progetto. In altre parole è un ecosistema dinamico di persone che partecipano al progetto, attraverso una piattaforma digitale, con lo scopo di raggiungere obiettivi reciprocamente vantaggiosi. 

I punti di forza di questo nuovo meccanismo economico possono essere riassunti in cinque elementi: 

  • collettività: la crowd economy non riguarda il comportamento di massa ma soluzioni cooperative molto mirate che aiutano le comunità a migliorare la propria vita; 
  • scopo: creazione di valore condiviso e della responsabilità sociale che si distingue dal tradizionale approccio unidimensionale e dalle pratiche della vecchia economia; 
  • piattaforma: attraverso l’utilizzo del web vengono abbattute le barriere tra creatori, produttori e utenti finali; 
  • partecipazionegli strumenti digitali (la piattaforma, il web etc) facilitano la partecipazione e accelerano l’innovazione; 
  • produttività: la collettività favorisce processi più veloci, più economici ed efficienti in termini di risorse. 

La crowd economy potrebbe dunque essere la chiave di svolta sia per la riqualificazione urbana sia per rilanciare le attività fortemente colpite dalla crisi dovuta all’emergenza da covid-19. Le aziende, le attività o i singoli possono infatti indirizzarsi verso una piattaforma di equity crowdfunding per raccogliere capitali da investire nel loro progetto. Parallelamente per il cittadino è possibile selezionare un progetto, in funzione dello scopo anche sociale di tale iniziativa, e – dopo aver analizzato la documentazione predisposta – investire nel progetto stesso per contribuire alla sua realizzazione (ottenendo sia un beneficio economico, sia sociale).