Facebook contro Bundeskartellamt: analisi del caso di monopolio e violazione della privacy

Sin dal 2004, la popolarità di Facebook è cresciuta incredibilmente, diventando nel tempo un punto di riferimento per la comunicazione e condivisione di foto, notizie ed eventi. Nel 2009 è stata la prima piattaforma online a introdurre la funzione “Mi piace”, rivoluzionando l’interazione sociale online, consentendo agli utenti di esprimere il proprio apprezzamento per i contenuti con un solo click. Nel corso degli anni, Facebook ha costantemente ampliato la propria gamma di servizi e funzionalità, con acquisizioni di Instagram, WhatsApp e Oculus VR, che hanno introdotto Facebook nel mondo della realtà virtuale e aumentata.

Negli ultimi anni, però, Facebook si è trovata al centro di controversie sul dominio del mercato e violazioni della legge sulla privacy e protezione dei dati: si tratta del caso contro il Bundeskartellamt, l’autorità garante della concorrenza tedesca. Tutto è iniziato nel marzo 2016, quando l’Ufficio federale tedesco per la concorrenza ha sporto denuncia contro Facebook, accusandolo di abusare della sua posizione dominante, mettendo in pericolo la privacy degli utenti e ostacolando seriamente la concorrenza.

A sostegno della sua affermazione, il Bundeskartellamt ha condotto un’analisi della posizione di Facebook nel mercato dei social media e ha scoperto che la sua quota di mercato era nettamente superiore al 90%! Per questo motivo Facebook è sospettato di limitare l’innovazione nel settore dei social media ostacolando la concorrenza e creando barriere all’ingresso per nuovi concorrenti.

Nel febbraio 2019, l’Ufficio federale ha emesso una decisione storica che ordinava a Facebook di interrompere la combinazione dei dati degli utenti con informazioni provenienti da terze parti ottenute tramite gli strumenti commerciali di Facebook senza l’espresso consenso degli utenti. Nonostante la sentenza dell’Ufficio federale tedesco, Facebook ha fatto appello all’Alta Corte Regionale di Düsseldorf che nel giugno 2021, ha emesso una sentenza in suo favore, stabilendo che il Bundeskartellamt tedesco non aveva effettivamente fornito prove sufficienti relativamente all’abuso. Il tribunale ha successivamente respinto le accuse di condotta monopolistica, sostenendo che l’autorità garante della concorrenza non aveva il diritto di intervenire in materia di privacy e protezione dei dati.

Facebook ha sicuramente detenuto una posizione di mercato dominante nel settore dei social media, ma la crescente concorrenza e le recenti questioni riguardanti la privacy degli utenti hanno messo a dura prova la sua supremazia. Tra i principali competitor ci sono sicuramente Twitter, Snapchat, LinkedIn e TikTok.

In futuro la capacità di Facebook di adattarsi alle nuove esigenze degli utenti e alle prossime sfide tecnologiche sarà cruciale per il suo futuro successo e per il mantenimento della sua posizione di rilievo nel panorama dei social media.

Fonti:

https://www.lexxion.eu/coreblogpost/bundeskartellamt-facebook-decision/

https://www.e-lex.it/it/vicenda-facebook-riflessioni-sulle-conclusioni-dellavvocato-generale-causa-tra-meta-e-bundeskartellamt/

https://www.ilpost.it/2019/08/27/antitrust-germania-facebook-dati-limitazione-sospesa/

http://tesi.luiss.it/31185/1/142023_MANDARA%27_ELENA.pdf

https://dirittodiinternet.it/vestiti-nuovi-dellimperatore-contenzioso-bundeskartellamt-tedesco-facebook-tema-abuso-posizione-dominante-alla-luce-del-progressivo-snaturarsi-del-2/