HAI AVUTO UN’IDEA ED HAI PAURA DI PARLARNE CON ALTRI? 

 

Questa preoccupazione è molto diffusa, eppure si basa sull’errata convinzione che il maggior valore di un progetto d’impresa risieda nell’idea iniziale. 

 

Innanzitutto è necessario specificare che esiste una differenza tra idea ed innovazione. Non tutte le idee costituiscono, infatti, delle vere e proprie invenzioni (nel senso che, seppure originali, non sono innovative). 

 

Per Invenzione si intende il processo di creazione di qualcosa di nuovo, che risolve un problema tecnico. La novità è una parte essenziale dell’invenzione: se non è nuova, nel senso di mai realizzata prima con quelle modalità, un’invenzione non può essere definita tale.  

È utile focalizzarsi sul processo creativo: l’invenzione, dunque, nasce dall’idea ma ne rappresenta uno sviluppo suscettibile di pratica applicazione tecnica e deve risolvere in modo, appunto, nuovo uno specifico problema. 

 

Maturata un’idea, che si ritiene abbia elevate potenzialità di business, dunque, si pone il problema di tutelarla, prima di parlarne ad altri: è utile seguire alcuni passaggi, per comprende quando e come proteggere l’idea. 

 

In primo luogo, è necessario valutare attentamente l’opportunità e/o la convenienza di proteggere tale idea. 

Tutte le idee e progetti possono essere salvaguardate (ad esempio mantenendo il segreto), ma solo quelle innovative, a certe condizioni, possono essere brevettate o diversamente protette (anche dal punto di vista giuridico, secondo quanto previsto dal nostro ordinamento). 

 

Dopo una dettagliata illustrazione ad un professionista ovvero ad un esperto di brevetti delle caratteristiche rilevanti dell’idea di business, lo stesso sarà in grado di stabilire se, prima facie, l’idea risulti effettivamente innovativa (e dunque meritevole di ulteriori approfondimenti circa l’opportunità di proteggerla, ad esempio con un brevetto) o meno. 

COME PROTEGGERE UN’IDEA? 

 

Ove l’idea appaia, a prima vista, innovativa allora è opportuno procedere come segue: 

 

  • Verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per ottenere la protezione giuridica dell’idea; 
  • Svolgere un esame di anteriorità volto ad individuare eventuali “precedenti” analoghi allnostra invenzione. 

 

Il primo passo, quindi, è verificare – se del caso con l’aiuto di un esperto – se l’idea è innovativa e se, quindi, è possibile accedere alle principali forme di tutela fornite dal nostro ordinamento a favore della proprietà industriale, che sono: 

 

  • Brevetti; 
  • Design e modelli; 

 

Ciascuno dei sopra citati strumenti di tutela della proprietà industriale è soggetto ad apposita disciplina normativa, che regola sia i requisiti necessari per procedere con la registrazione, sia i diritti che ne derivano a favore del titolare dell’idea così protetta. Ne parleremo, in modo più approfondito in un altro articolo. 

 

La c.d. ricerca di anteriorità, invece, è finalizzatalla verifica, tramite la consultazione di appositi registri ed accurate indagini, dell’esistenza di brevetti o modelli (già registrati) simili a quelli per i quali si presenta la richiesta di registrazione. 

 


COSA FARE SE L’IDEA NON E’ INNOVATIVA? 

 

 

Se l’idea non è innovativa oppure non si può proteggere giuridicamente (come visto nel paragrafo precedente) appare verosimilmente fondata la paura che, parlandone, altri possano sfruttarla.  

 

 

Come tutelarsi in questi casi? 

 

Uno strumento utile è un contratto che vincoli le parti con le quali si intenda interloquire a mantenere il segreto. Si tratta del c.d. NDA (“non disclosure agreement”o patto di riservatezza), negozio giuridico che definisce alcune informazioni come confidenziali sottraendole così alla libera divulgazione o alla replica. 

 

L’NDA da un lato impone specifici obblighi di segretezza; dall’altro crea una relazione confidenziale tra le parti che permette all’inventore/founder (ossia colui che ha avuto l’idea) di discutere serenamente con i propri partners (vincolati dall’accordo) circa i vari aspetti dell’idea e testarne la futura implementazione. 

 

In generale, tuttavia, è bene tenere conto di quanto detto all’inizio: l’idea vale, forse, il 5% del progetto.  

Ne deriva, quindi, che il restante 95% è rappresentato dal lavoro di sviluppo e dall’esecuzione del progetto fino ad arrivare alla creazione dell’impresa. 

 

Per questo motivo spesso la strada migliore è quella di scegliere le persone con cui confrontarsi, far firmare un NDA solo nei casi in cui il progetto sia già stato sviluppato e sia facilmente replicabile e aprirsi al confronto senza troppa paura. 

 

 

In fondo il rischio è quello di…perdere il 5% di un progetto che ancora non esiste e che potrebbe essere difficile e oneroso da realizzare! 

 

Per contro, parlandone, l’idea può essere migliorata e, magari, si potrebbero trovare altre persone che credono nel progetto e disposte a rischiare con noi per realizzarlo!